domenica 29 novembre 2009

CITTADINANZA ATTIVA CHIEDE LE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ARCHITETTO PASQUALE D’ALO’



Venerdi 30 ottobre 2009, La Gazzetta Del Mezzogiorno Pubblica un articolo che dice: “Castellaneta sono tre gli imputati a rischiare il rinvio a giudizio nel procedimento penale per la realizzazione del complesso la città del catalano. Le parti civili sono quasi 200, tra proprietari e aspiranti tali, ma a rischiare di risarcirli non sarà il Comune di Castellaneta. Il giudice per l’udienza preliminare Valeria Ingenito ha respinto la richiesta di citare l’ente come responsabile civile nell’ambito della richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero Mariano Buccoliero per la realizzazione del complesso turistico “Città del Catalano”.

La zona è classificata tra le aree naturali protette e i Forestali contestano proprio il fatto che i lavori hanno interessato, per oltre 6 mila metri quadrati, anche il tratturello demaniale Pineto, considerato «bene di notevole interesse». Per le opere in costruzione sarebbero stati rilasciati diversi permessi da parte di enti pubblici, soprattutto dal Comune di Castellaneta, senza però aver richiesto e acquisito preventivamente, da parte della soprintendenza per i beni e le attività culturali e dell’Ufficio parchi della Regione Puglia, i nulla osta sul vincolo paesaggistico e la valutazione di incidenza, previsti per legge e obbligatori per il rilascio di qualunque autorizzazione».


Tre le persone che rischiano il processo: Liborio Dibattista, di Gravina in Puglia, amministratore unico della società proprietaria dell’area in cui sono state realizzate le opere, e i funzionari dell’ufficio tecnico del Comune di Castellaneta fra cui Pasquale D’Alò, imputati di abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva. L’udienza è stata aggiornata al 14 gennaio 2010 quando è in programma la requisitoria del pubblico ministero e la discussione delle parti civili”.

L’Architetto Pasquale D’Alò nel nostro comune ricopre un ruolo istituzionale che è quello di Presidente del Consiglio Comunale e cioè RAPPRESENTA l’intero consiglio comunale ed ha il compito di tutelare i diritti e le prerogative dei consiglieri.
Noi di CITTADINANZA ATTIVA riteniamo che sia moralmente scorretto nei confronti dei cittadini che L’Architetto D’Alò continui a mantenere la carica di Presidente del Consiglio Comunale e quindi chiediamo LE DIMISSIONI da tale carica, anche se non è stata emessa alcuna condanna, noi siamo convinti che l’ETICA PUBBLICA E L’ONESTA INTELLETTUALE E MORALE VENGA PRIMA DEL TIMBRO DELLA CASSAZZIONE!

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